A spasso per Terni



Terni è città moderna, caratterizzata da ampi viali alberati e strade ordinate.
Il centro della città, assai piacevole da percorrere a piedi, svela angoli inaspettati con interessanti testimonianze artistiche e monumentali.
Le arterie principali da percorrere per scoprire tali angoli sono Corso Tacito, Corso Vecchio, via Roma, via Cavour e il reticolo di stradine del centro storico. Del periodo romano sono visibili tratti di mura e i resti dell'Anfiteatro, eretto nel 32 d.C. per ordine di Fausto Liberale durante il regno di Tiberio, poteva ospitare fino a 10.000 persone. Attualmente è scoperto per 2/3 del perimetro, (una parte è occupata dalla Chiesa del Carmine), visibile è l'ellisse originaria, mentre delle gradinate non resta nulla. L'anfiteatro rappresenta sicuramente, insieme a Carsulae, la più importante testimonianza romana nel ternano.
Nella bella Piazza della Repubblica è situato il Palazo Comunale: ricostruito a fine '800 in forme rinascimentali, dopo essere stato danneggiato durante i bombardamenti dell'ultima guerra ha messo in luce la sua origine trecentesca.
L'attigua piazza Europa è dominata da Palazzo Spada, residenza dell'omonima famiglia, imponente edificio a due piani, e un mezzanino, ritenuto l'ultima opera di Antonio da Sangallo il Giovane, morto in città nel 1546. Interessanti anche gli altri palazzi storici della città: Palazzo Magroni, Palazzo Mazzancolli, Palazzo Fabrizi, Palazzo Rosci, e due torri medievali, la torre dei Castelli e quella dei Barbarasa.
Il Teatro Comunale G. Verdi è del 1849, ed è invece un interessantissimo esempio di architettura neoclassica (opera di L. Poletti).
Piazza Tacito, altro punto cardinale del centro città, ospita edifici tipici dell'architettura del Ventennio: il Palazzo della Banca d'Italia, il Palazzo della Camera di Commercio, e il Palazzo della Prefettura; al centro della piazza si può ammirare uno dei monumenti più caratteristici di Terni, la Fontana, opera degli architetti Ridolfi e Fagiolo (1936), ricostruita dopo i danni causati dai bombardamenti, con la vasca ornata da mosaici rappresentanti i Segni Zodiacali.

La città di Terni, nonostante i pesanti bombardamenti subiti durante l'ultima guerra, conserva nel suo nucleo storico interessanti testimonianze artistiche del passato, tra le quali un posto di primo piano è riservato agli antichi edifici sacri:
-Il Duomo: di origine romanica e dedicato all'Assunta, venne ristrutturato a metà XVII secolo; la facciata, preceduta da un portico, presenta un bel portale di fine XII secolo decorato da girali d'acanto; il campanile è stato ricostruito nel XVIII secolo. L'interno a tre navate è stato rinnovato nel '600; nella parete d'ingresso i danni causati dai bombardamenti hanno riportato in luce la facciata romanica.
La chiesa conserva interessanti opere d'arte, tra le quali va segnalata la tavola di Livio Agresti "Presentazione al tempio e Circoncisione" del 1560; nella cappella maggiore si può ammirare un altare, opera del Minelli, che rappresenta senza dubbio la testimonianza artistica più importante tra quelle del XVIII secolo in città. Molto interessante la cripta, anteriore al 1000 e restaurata agli inizi del '900.
-Nelle vicinanze sorge la Chiesa di S.Salvatore: è una struttura molto particolare, formata da due edifici contigui, uno a pianta circolare del V secolo, l'altro, l'avancorpo, a pianta rettangolare del XII secolo, con semplice facciata decorata da archetti; sotto il corpo circolare sono stati trovati resti romani di una "domus" a peristilio: le stanze della casa, comprensive di ambienti termali, si estendevano abbondantemente oltre la chiesa.
-Chiesa di S. Alò: edificio romanico risalente all'anno 1000, appartenuto all'Ordine dei Cavalieri di Malta; restaurata negli anni '50, la chiesa presenta tre navate divise da colonne e pilastri e una bella abside.
-Chiesa di S.Pietro: in origine un oratorio, appartenuto agli Agostiniani fin dal 1267, la chiesa presenta nella facciata un bel portale gotico con decoro quattrocentesco nel timpano; sul lato sinistro si può notare parte della struttura primitiva e il campanile quadrato. L'interno, danneggiato dai bombardamenti, è stato riportato come era in origine, eliminando le parti aggiunte nel '700: è a una navata, con abside poligonale, e ha interessanti affreschi nelle nicchie laterali.
-Chiesa di Francesco: gotica, fu edificata nella seconda metà del XII secolo, probabilmente su progetto di Filippo da Campello; la chiesa è stata manomessa più volte nel corso dei secoli. La parte centrale della facciata ha un bel portale gotico, mentre le parti laterali sono del XV secolo. La splendida abside e il campanile decorato sono opera di Angelo da Orvieto. All'interno è di notevole interesse la Cappella Paradisi, fatta costruire da Paolo e Angelo Paradisi, capitani del popolo a Firenze al 1333 al 1335, e decorata da affreschi con scene dantesche di Bartolomeo di Tommaso (XV secolo).
-Chiesa di S. Lorenzo: è stata costruita nel XIII secolo, su un edificio molto più antico, e quindi ampliata nel XVII secolo; restaurata dopo i bombardamenti, attualmente presenta una facciata e portale cieco, e una bella abside; l'interno è a due navate, con la parte destra più bassa.
-Chiesa di S. Cristoforo: risalente al XIII secolo, la chiesa è stata ristrutturata nel dopoguerra e divisa in una parte nuova e in una vecchia; nella parte vecchia vi sono affreschi e resti dei secoli XIV e XV; la parte nuova è stata ricavata dalla canonica, luogo in cui, secondo un'antica tradizione, S. Francesco operò un miracolo; nella chiesa viene anche conservato il cippo dal quale il Santo parlava ai fedeli.
-Basilica di S.Valentino: antichissima struttura costruita in un'area cimiteriale cristiana per ricordare il vescovo ternano martirizzato a Roma nel 273. .
Valentino, vissuto nel III secolo, dedicò la sua vita alla comunità cristiana di Terni, divenendo anche il primo vescovo della città, e moltissime sono le leggende che ci tramandano la sua vita e il suo operato.
Amatissimo dalla gente umbra, la fama della sua santità e dei suoi miracoli raggiunse anche Roma, e il suo nome fu da sempre legato all'amore per un episodio che all'epoca suscitò vasto clamore: S. Valentino, secondo la tradizione, fu il primo ministro di Dio a celebrare l'unione fra un pagano e una cristiana.
Perseguitato e condannato a morte a Roma, il Santo venne martirizzato il 14 febbraio del 273, lungo la via Flaminia, e sepolto in tutta fretta per evitare tumulti da parte dei fedeli cristiani.
La leggenda riporta che tre suoi discepoli riuscirono a ritrovare il corpo e a riportarlo nella città di Terni per dargli una degna sepoltura.
Da allora il 14 febbraio è diventato il giorno dedicato all'amore e agli innamorati.
La struttura attuale della basilica è del 1618.
-Santa Maria del Monumento: ampliamento quattrocentesco di un antico romitorio dei Gerolamini costruito sui resti di un sepolcro romano, all'interno sono conservati interessanti affreschi.

A 7 km da Terni, inserita stupendamente in uno scenario naturale di incomparabile bellezza, troviamo la Cascata delle Marmore.
Nel 290 a.C. il console Curio Dentato ordinò lo scavo di un canale (Cavo Curiano) per far defluire le acque stagnanti del fiume Velino nella valle reatina, convogliandole fino alla rupe di Marmore, da dove le fece precipitare nel sottostante alveo del fiume Nera, con un salto complessivo di 165 metri.
Al tempo l'opera fu celebrata come un grande evento e contribuì certamente a rafforzare il prestigio di Roma fra le popolazioni umbre da poco conquistate, ma la fantasia popolare preferì immaginarne un'origine mitologica: si narra, infatti, che la ninfa Nera si fosse innamorata di un pastore, Velino, ma Giunone per punirla la trasformò in un fiume, la Nera.
Velino disperato si gettò dalla rupe di Marmore per ricongiungersi all'amata: quel salto mortale sarebbe continuato per l'eternità.
In ogni epoca la bellezza della Cascata ha ispirato poeti e artisti: numerose riproduzioni di pittori italiani e stranieri: Virgilio si riferisce alla Cascata quando cita nell'Eneide, VII libro, “una valle d'oscure selve e tra le selve un fiume che per gran sassi rumereggia e cade”. George Byron nel suo “Childe Harolds Pilgrimage” cantò la Cascata descrivendola come uno degli spettacoli più avvincenti osservati nel corso dei suoi innumerevoli viaggi.

Sempre in Valnerina troviamo piccoli centri quali Arrone, Montefranco, Ferentillo (con l'Abbazia di San Pietro in Valle e il Museo delle Mummie) e Polino. Il Lago di Piediluco, piccolo specchio d'acqua adagiato tra le dolci colline umbre, noto in tutto il mondo per il “Centro Nautico P. d'Aloja” sede del Centro nazionale di canottaggio che ospita ogni anno competizioni remiere a carattere nazionale e internazionale.
Fra i centri storici ricordiamo Narni, interessante per i suoi numerosi monumenti; Stroncone, piccolo borgo ben conservato che si affaccia sulla vallata ternana. Interessanti anche Calvi e Otricoli; quest'ultima con notevoli reperti archeologici della città romana. Ricordiamo infine la zona delle acque minerali con i due ridenti centri di Sangemini e Acquasparta, che conservano notevoli testimonianze del passato. Vicino Sangemini lungo quello che era il tracciato originale della Via Flaminia troviamo il complesso archeologico di Carsulae di epoca romana, il più importante della nostra regione.


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